I nostri amici animali – diritti e doveri

Uno dei settori che non risente della crisi è certamente quello del pets. Sempre più persone infatti decidono di prendersi cura di un animale da compagnia per condividere con questi le proprie giornate e il conseguente cammino di vita insieme. E’ una scelta impegnativa che comporta dei costi non trascurabili (il cibo, le cure veterinarie ecc. ecc.) ma anche benessere sia per i nostri amici animali che per noi stessi. Collegandomi al titolo del presente post vado ora a condividere le mie esperienze professionali maturate nel corso degli anni nella gestione dei vari casi, per fornire a chi ha interesse su questo argomento, elementi utili e pratici sia sul fronte dei diritti che in quello dei doveri e quindi dei rischi.

 

Partendo dai diritti, chi ha subito il dramma del ferimento o peggio ancora della morte del proprio animale a seguito di un sinistro, sa bene di cosa sto parlando. Il senso di colpa, il malessere e il dolore che si provano, sono intensi come per la perdita di qualsiasi essere vivente a cui si è affezionati e a cui si vuol bene.

 

Potrà sembrare strano, ma in questi casi il nostro ordinamento non prevede alcun tipo di risarcimento morale verso il proprietario dell’animale. Spetta solo il danno patrimoniale rappresentato dai costi di acquisto e le spese di mantenimento e veterinarie. E’ una ingiustizia

a cui, spero presto, il legislatore possa rimediare con una legge dedicata.

 

In attesa che ciò avvenga, il mio consiglio è quello di non arrendersi al misero ristoro assicurativo, ma di lottare al fianco degli operatori del diritto esperti in materia, affinchè sempre più persone richiedano anche il danno non patrimoniale. Danno questo, che va rigorosamente provato, avvalendosi di riferimenti normativi già esistenti e compatibili, non essendoci appunto leggi specifiche. Il riferimento normativo più pertinente è il richiamo al combinato disposto dell’art. 2059 c.c. con il referente costituzionale violato, ad esempio l’art. 2 della Costituzione, ma non solo.

 

Per il momento vi è una sola sentenza di merito che ha riconosciuto tale voce di danno, quella della terza sez. civile del Tribunale di Pavia, la nr. 1266 del 16 settembre 2016. Tale singola pronuncia purtroppo, non costituisce orientamento giuridico e non ha alcun valore giurisprudenziale o di precedente, come invece avrebbe potuto averlo una sentenza simile emanata dalla Suprema Corte. Pertanto, in attesa che il legislatore risolva la questione (come al solito in colpevole ritardo), spetta ai singoli condurre le proprie battaglie.

 

Passando al secondo punto, quello dei doveri, è bene sapere che accudire un animale da compagnia comporta anche dei rischi da non sottovalutare. E’ cronaca ricorrente il caso del cane che aggredisce persone o bambini provocando lesioni anche gravi e talvolta addirittura mortali.

 

Bisogna quindi approcciarsi con senso di responsabilità, facendo ad esempio dei corsi di addestramento e conduzione del proprio cane, soprattutto se di taglia grande o di razza particolarmente aggressiva. E’ saggio munirsi anche di una adeguata copertura assicurativa e di non sottovalutare il rischio. Come è mia abitudine, voglio farvi un esempio concreto con uno dei casi da me gestiti nel corso degli anni. Una mia cliente diversi anni addietro, mi aveva affidato la pratica relativa alle lesioni subite a seguito di un aggressione da parte di un cane di piccola taglia. Quella che sembrava una ferita di poco conto, con l’incisione dei canini del cane nel polpaccio della mia assistita e un punticino di sutura, si è trasformato in qualcosa di grave. Come noto infatti gli animali possono essere portatori sani di malattie infettive non trascurabili per l’uomo. E cosi, da un lieve ferita, si è passati ad una infezione seria che ha comportato una lunga degenza con somministrazione di antibiotici, con le intuibili conseguenze in termini di sofferenza e angosce patite. Per fortuna il proprietario del piccolo cane era regolarmente assicurato, e quindi il relativo indennizzo è stato pagato dalla compagnia. Se viceversa, lo stesso proprietario non fosse stato assicurato, avrebbe subito conseguenze economiche gravose.

 

Concludo dicendo a tutti i lettori, godiamoci pure con gioia i nostri amici animali e facciamolo con responsabile consapevolezza.

 

 

Il patrocinatore Giuseppe Mantese